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La psicodiagnosi è un percorso di esplorazione e comprensione delle dinamiche strutturali e delle modalità di funzionamento psicologico della persona in qualsiasi fase dell’evoluzione della vita.
La psicodiagnosi, dal punto di vista psicologico, è innanzitutto un processo conoscitivo che si realizza all’interno della relazione interpersonale tra terapeuta e cliente.
E’ un percorso di esplorazione e comprensione delle dinamiche strutturali e delle modalità di funzionamento psicologico della persona in qualsiasi fase dell’evoluzione della vita.
Nella valutazione diagnostica in età evolutiva il professionista, oltre allo strumento elettivo quale il colloquio clinico, può avvalersi di strumenti testistici, di osservazioni sistematiche e del gioco. Egli individua le tecniche e gli strumenti più idonei di volta in volta, in relazione al contesto e allo scopo della valutazione, all’età e alla tipologia di difficoltà presentate.
Il colloquio con i genitori di bambini e adolescenti costituisce un contributo essenziale e prezioso. I genitori sono in grado di ricostruire la storia relazionale e di vita del proprio figlio e comunicare informazioni importanti che il bambino/ragazzo può non essere ancora in grado di esprimere sia per l’età che per il disagio manifestato.
La psicodiagnosi non si identifica né si esaurisce nell’individuazione o inquadramento di una possibile patologia. La sua funzione sostanziale è far emergere tutti quegli aspetti che possono essere fondamento di elaborazione, risorsa e ricostruzione.
Il professionista, attraverso l’individuazione delle criticità e delle risorse individuali e familiari, giunge ad elaborare e condividere una proposta di intervento mirata, considerando anche l’opportunità di attuare un progetto di intervento più ampio, con l’integrazione di altre figure professionali di riferimento.